Trattamento del cotto esterno dell’Abbazia di S. Maria di Rosano
26 Aprile 2023
Questo mese, con la rubrica dedicata al lavoro più bello del mese, stiamo nella nostra Toscana ma, con un’ideale macchina del tempo, viaggiamo nel passato per portarvi fuori e dentro le mura dell’abbazia di Santa Maria a Rosano.
L’occasione è il trattamento del cotto esterno di questo monastero, operato dall’impresa artigiana Lai Giovanni, specializzata nel recupero, tra le altre, di superfici come gres porcellanato, pietra e appunto pavimenti in cotto interni ed esterni.

Prima, però, di vedere come hanno operato gli artigiani di questa impresa, facciamo appunto un salto nel passato per riscoprire la storia di questa storica struttura.
Il monastero di Santa Maria a Rosano
Situato nel comune di Rignano sull’Arno, nella provincia di Firenze, il monastero di Santa Maria a Rosano è un’abbazia femminile dell’Ordine di San Benedetto e ha ricevuto, nel corso del tempo, diverse visite del Cardinale Ratzinger prima che diventasse Papa.
Questa abbazia, fondata nel 780, entra nel 1040 tra i beni allodiali dei Conti Guidi. La casata perde definitivamente il patronato nel 1204, dopo che i fiorentini distruggono la struttura nel 1143 durante la battaglia contro di loro.
Una delle particolarità dell’abbazia è la presenza della cripta, che la distingue da altre strutture del Valdarno Superiore e del Casentino. Nel 1696 subisce una modernizzazione, successiva alla ristrutturazione iniziata nel 1502. Oggi conserva la “Croce dipinta con storie della Passione” del Maestro di Rosano. All’interno della sua cavità si trovano reliquie simili a quelle riportate dalla Terrasanta dai crociati.
Tra le altre opere custodite nell’abbazia troviamo l’“Annunciazione” di Jacopo di Cione, datata intorno al 1365, e l’“Annunciazione con i santi Lorenzo, Benedetto, Giovanni Battista e Nicola” di Giovanni da Ponte, realizzata nel 1434.
Il trattamento del cotto esterno
Il cotto toscano è stato posato a colla nel pavimento del chiostro esterno dell’abbazia delle Benedettine di Santa Maria a Rosano e successivamente stuccato e levigato.
Per il suo trattamento, il team di artigiani della ditta Lai Giovanni, dopo l’asciugatura, ha lavato il cotto con una soluzione diluita di DELICACID, il detergente acido tamponato specifico per questo tipo di superficie, e con una monospazzola munita di DISCO MARRONE.
A questo punto la squadra dei bravissimi artigiani di Lai Giovanni ha atteso che il cotto fosse perfettamente asciutto per applicare due mani dell’impregnante oleo-ceroso per esterni WET OUT, che protegge e risalta le caratteristiche del materiale, evitando di creare film superficiali.
Grazie allo straordinario lavoro di questa impresa artigiana, che opera in tutta la Toscana, il cotto di questa abbazia che profuma di Storia è riuscito così a recuperare il suo splendore.