Tornate di moda, anche queste particolari mattonelle hanno bisogno di essere pulite o recuperate. Vediamo come pulire e recuperare le cementine.
Parlare di cementine nel 2021 significa parlare di una tipologia di mattonella che negli ultimi tempi è tornata molto di moda.
Si tratta di mattonelle artistiche artigianali usate nel campo della pavimentazione e del rivestimento, composte da cemento Portland unito a degli ossidi di ferro e a delle polveri di marmo.
La loro storia ha origine proprio nel nostro Paese e oggi, dopo un periodo in cui gli sono state preferite la ceramica industriale e le marmette in graniglia, ha una seconda vita nelle abitazioni di molte persone.
Prima di vedere come effettuare la pulizia e il recupero delle cementine, facciamo però un viaggio a ritroso nel tempo, per parlare della nascita di questo materiale e delle sue principali caratteristiche.
Storia delle cementine: un materiale di qualità
Come detto le origini di queste mattonelle affondano le loro radici in Italia dove nacquero alla fine dell’800 per poi trovare ampia diffusione in Europa, in America Latina e quindi negli Stati Uniti.
Il primo Paese che vide una forte presenza delle cementine fu la Spagna, che accolse questo materiale intorno al 1850, e in seguito la Francia, dove fu messo in mostra all’interno dell’Esposizione universale di Parigi del 1867 da parte dell’azienda catalana Garret & River.
Negli Stati Uniti le prime piastrelle furono, molto probabilmente, realizzate nei pressi della cementeria di Portland e alla fine del 1900 erano estremamente popolari nella fascia di popolazione più benestante.
Come già detto la “moda” delle cementine, a un certo punto (negli anni ‘20 del ‘900), iniziò a calare, ma riprese nuovamente vigore negli anni ‘40, in particolare in California e in Florida.
Le cementine sono particolarmente pregiate perché vengono realizzate una alla volta a mano, attraverso l’utilizzo di cemento e pigmenti naturali, di una pressa idraulica e di uno stampo.
Composte da cemento bianco di Portland di alta qualità, pigmenti naturali e sabbia fine, presentano (proprio perché lavorate artigianalmente a mano) delle leggere imperfezioni che però gli donano il loro carattere unico ed autentico.
Le cementine sono prodotte in tutto il mondo e, al di là delle naturali imperfezioni, si distinguono le une dalle altre anche per il metodo idraulico utilizzato per la loro realizzazione (le piccole aziende usano una pressa azionata a mano, le grandi realtà delle presse idrauliche elettriche) e per la qualità dei pigmenti.
Nitidezza del disegno, spessore dello strato del colore e durezza superficiale dello strato di quest’ultimo, sono infine i tre fattori principali che distinguono la qualità delle diverse cementine. Ma quando arriva il momento di pulire e recuperare le cementine? Ecco i nostri consigli su come fare e su quali prodotti utilizzare.
Pulizia e recupero delle cementine
Quando si parla di pulizia e recupero delle cementine bisogna prima di tutto chiarire che essendo per la loro origine artigianale naturalmente “imperfette” (pur rappresentando questo aspetto il bello di un pavimento antico!) le magagne del tempo potrebbero in parte restare.
Premesso questo, riferendosi a vecchie cementine che di solito sono scolorite, la prima cosa da fare è operare un lavaggio della superficie e una prima pulizia sgrassante e disincrostante con il detergente decerante SGRISER accompagnato dal TAMPONE ROSSO, la spugna leggermente abrasiva specifica anche per questo tipo di pavimentazione.
Questa prima operazione prepara la superficie ad assorbire il nuovo trattamento che ha lo scopo di esaltare i colori delle cementine, proteggendole dalle macchie, senza dare al tempo stesso un effetto scurente.
Il trattamento tonalizzante consiste in una o due mani dell’impregnante PALLADIUM, in funzione dell’assorbimento, più l’applicazione di IDROFIN LUCIDO o IDROFIN MATT (due tipologie di finitori protagonisti di questa operazione), mentre nel caso si voglia un effetto naturale (che è consigliato, ad esempio, nelle vecchie abitazioni, in caso di umidità di risalita) va data una mano del protettivo anti-umidità o antimacchia TIM e una o due mani di IDROFIN LUCIDO o IDROFIN MATT
Se invece l’obiettivo è quello di ottenere un effetto tendente al bagnato la combinazione da tenere presente è quella composta dall’impregnante tonalizzante BRIGHTSTONE unito ai soliti IDROFIN LUCIDO o IDROFIN MATT.
Per non vanificare il lavoro fatto, il consiglio finale è quello di fare una manutenzione delle cementine pulendo abitualmente con il detergente universale igienizzante UNIPUL e dando una mano di REFIX MATT o REFIX LUCIDO ogni 6/12 mesi.
Si tratta di una cera che permette alla superficie trattata di mantenere nel tempo le sue caratteristiche, rendendola al tempo stesso facilmente pulibile e rinnovabile.
Mantenendo così la superficie composta dalle uniche, preziose e splendide cementine in perfetto stato!