Come e con quali prodotti trattare un pavimento in cotto per un suo totale recupero? Partendo da una richiesta di un cliente vi spieghiamo come fare
All’interno delle pagine di questo blog parliamo spesso del cotto, un materiale dalle origini umili che, nel corso del tempo, ha acquistato pregio ed è sempre più richiesto.
Come tutte le superfici, il cotto ha naturalmente bisogno di essere curato e mantenuto correttamente ed è assolutamente naturale che, per le più svariate ragioni, ci vengano richieste indicazioni su come comportarsi quando c’è da fare recuperi anche importanti (come in questo caso).
Proprio partendo dalle esigenze di un nostro cliente che doveva fare un recupero totale di un pavimento in cotto ne approfittiamo per parlare ancora una volta delle caratteristiche di questo materiale, della sua storia, dei suoi vari utilizzi, di quali prodotti sono indicati e quali passaggi seguire per un un lavoro perfetto.
Il cotto e i suoi utilizzi
Dal colore variabile dall’ocra rossa all’amaranto, il cotto è un materiale edile di produzione industriale che viene utilizzato per il rivestimento ed è realizzato grazie al trattamento e alla cottura dell’argilla. La storia di questo materiale affonda le sue radici in un passato umile e serviva per edificare case rurali tanto quanto per realizzazioni artistiche, mentre oggi, all’opposto, è un prodotto estremamente richiesto e di grande valore. Il cotto è, poi, qualcosa che appartiene strettamente alla tradizione italiane e non sorprende il fatto che la maggior parte delle città del nostro Stivale abbiano una lunghissima tradizione legata alla sua lavorazione. Non a caso già nel 1300, a Ferrara, il cotto era protagonista delle costruzioni edilizie e circa due secoli dopo inizia la produzione anche a Castel Viscardo, piccolo comune della provincia di Terni, dove ancora è facile trovare antichi forni a legna. Caratteristiche del cotto sono la sua discreta durevolezza e resistenza al gelo, così come le sue buone doti estetiche. Inoltre questo materiale edilizio risulta essere resistente agli aggressivi chimici, ha un’ottima assorbenza dell’acqua e lavorabilità, tanto quanto una flessibilità d’uso. Oggi, grazie anche al miglioramento delle tecniche di lavorazione, è impiegato sia ovviamente per la realizzazione di pavimentazioni e rivestimenti ma anche per anfore e posacenere, ristrutturazione di antichi palazzi o recupero di muri in stato di degrado. Ma se il vostro pavimento in cotto ha bisogno di un recupero totale a regola d’arte, come si può fare? Ecco i nostri consigli su quale procedura seguire e quali prodotti utilizzare, partendo da una richiesta che ci è stata fatta.
Recupero totale del pavimento in cotto
Che sia per incuria o usura del tempo, per un allagamento o per l’umidità di risalita, oppure ancora a causa di un incendio o, semplicemente, per il desiderio di rinnovamento, arriva sempre il momento in cui c’è bisogno di recuperare il proprio pavimento in cotto.
Per farlo, il nostro consiglio, sulla scia della richiesta che ci è stata fatta da un cliente, è quello di unire insieme l’utilizzo di due detergenti, ovvero SGRISER, il decerante forte per materiali lapidei e VIACEM, disincrostante acido forte per cotto e terracotta.
Questo mix combinato permette infatti, innanzitutto, di rimuovere tutti i trattamenti che sono stati fatti ad impregnazione ad olio e cera, aprendo i pori del materiale (questo prepara, di fatto, il cotto a un nuovo trattamento) e rinnovando infine la superficie che può così tornare al suo colore naturale.
Il primo passaggio prevede l’applicazione del detergente SGRISER che deve essere applicato puro sul cotto che ha bisogno di essere recuperato.
A questo punto, in base allo stato della superficie, bisogna attendere un tempo variabile tra i 10 minuti e le 12 ore, aspettando che SGRISER faccia il suo compito e, in questo periodo, nel caso in cui la superficie si asciughi, bagnarla nuovamente con questo detergente e strofinarla con l’utilizzo di TAMPONI MARRONI (nel caso si faccia un lavaggio manuale) o DISCHI MARRONI (viceversa se si utilizza una monospazzola).
L’abbinamento dell’azione chimica a quella meccanica produrrà quindi la formazione di una poltiglia che andremo ad eliminare con dell’acqua pulita fino a quando la superficie non risulterà uniforme, per poi applicare VIACEM (in forma pura o diluendo una parte del prodotto in una uguale di acqua) e strofinare ancora una volta con TAMPONI MARRONI o DISCHI MARRONI.
A questo punto il gioco è quasi fatto. Quando il cotto, dopo il passaggio con TAMPONI o DISCHI, smette di “friggere” è sufficiente sciacquare la superficie con acqua pulita e il pavimento in cotto torna come nuovo.
Una volta decerato il cotto, il nostro cliente ci ha chiesto un trattamento con effetto bagnato, anti-macchia, anti-degrado e con finitura opaca che fosse al tempo stesso di facile manutenzione.
Niente di più semplice. Per fare questo è sufficiente applicare 1 o 2 mani di TUSCANIA OIL e altrettante di IDROFIN MATT per dare, come richiesto, una finitura opaca anti-usura e anti-sporco, facile da mantenere pulita.
Per l’operazione di manutenzione ordinaria basta affidarsi, infine, al neutro igienizzante per pavimenti FLORA, da applicare e risciacquare con l’utilizzo di un panno in microfibra (dopo averlo fatto agire per alcuni minuti), e alla cera opaca REFIX MATT, che permette alla superficie di mantenere le caratteristiche estetiche e protettive del trattamento iniziale (attraverso un’applicazione ogni 6-12 mesi).
Ecco il risultato del lavoro!
Seguendo queste indicazioni e affidandosi a prodotti di qualità la superficie in cotto trattata non teme la prova del tempo!