Lo sporco si annida anche sul cotto fatto a mano. Ma grazie agli artigiani di AM Servizi e ai prodotti Marbec il pavimento ha recuperato la sua brillantezza.
L’Articolo di oggi rivolge la sua attenzione verso un cotto fatto a mano nella meravigliosa zona a confine tra Lazio e Toscana, dove si trovano le bellissime Terme di Vulci, conosciute in tutta Italia e all’estero per essere la meta perfetta per passare una giornata all’insegna del relax. La Maremma infatti è la culla di molti gioielli naturalistici di cui l’Italia può andare fiera in tutto il mondo, comprese le Terme di Vulci, che, situate in una posizione strategica, consentono di poter godere della natura selvaggia e allo stesso tempo di assaporare le tradizioni locali, dai percorsi di degustazione fino alla visita del parco archeologico o degli antichi borghi medievali adiacenti. La struttura termale è composta da 3 piscine, due di acqua termale ed una piscina sportiva, nelle quali l’acqua diventa un toccasana per la riattivazione della circolazione e la tonificazione del corpo. Le terme affondano le proprie origini nella civiltà etrusca, la quale più di 3000 anni fa si affidava a trattamenti naturali e acque calde per riattivare le energie vitali.
Il lavoro di cui andremo a parlare ci conduce proprio in questa oasi di relax, dove gli artigiani della ditta AM Servizi hanno svolto un intervento di pulizia e trattamento di un pregiato cotto umbro fatto a mano, all’interno del ristorante delle Terme di Vulci. L’impresa opera in tutta Italia, soprattutto in Toscana, ed è specializzata nella pulizia, recupero e trattamento di pavimenti in cotto, pietra e materiali lapidei. Inoltre, si occupa anche di rimozione di graffiti, recupero di palazzi storici e ville.
Andiamo dunque a scoprire le caratteristiche di questo particolare tipo di cotto.
Cotto fatto a mano umbro: caratteristiche
Il cotto fatto a mano affonda le sue radici in Umbria e rappresenta un’ottima soluzione per esaltare la bellezza di casali, ville, ristoranti ed hotel, oltre che di molti edifici che fanno parte del patrimonio artistico e storico della nostra meravigliosa Italia.
La lavorazione del cotto fatto a mano ha origini molto antiche: risale al popolo degli Etruschi, che dopo essersi stanziato nella parte occidentale dell’Umbria, cominciò a dedicarsi alla realizzazione di mattoni di cotto, progredendo tale abilità in un tempo relativamente lungo. Si pensa infatti che già nel 1° secolo a.C. gli artigiani etruschi fossero diventati degli abili lavoratori di materiali come tufo, pietra calcarea e argilla. Il cotto fatto a mano, però, richiedeva un processo di preparazione di molti giorni, al termine del quale si ottenevano dei mattoni molto resistenti, utili per abitazioni, tombe e stabilimenti termali, oltre che per abbellire le dimore lussuose dei nobili di questa popolazione che lascia dietro di sé un ampio alone di mistero. Nonostante siano passati secoli, il cotto fatto a mano umbro necessita ancora oggi di diverse fasi di lavorazione, ognuna delle quali riveste un ruolo fondamentale.
Il primo step prevede l’estrazione dalle cave del materiale di cui la regione umbra è assai ricca. L’argilla umbra, che spicca sul mercato per la sua ottima qualità, viene raccolta e ripulita attraverso un processo di setacciatura, metodo infallibile per eliminare le diverse impurità. Dopo tale fase, è pronta per essere lavorata con l’acqua e per essere dunque impastata, fino ad ottenere un composto omogeneo che viene poi versato in appositi stampi. Questo rappresenta un passaggio molto delicato, e i veri professionisti devono assicurarsi del grado di compattezza del materiale e del fatto che non si formeranno crepe o rotture. Dopo averla fatta essiccare per diversi giorni, l’argilla viene infine cotta in forni particolari che superano i 1000° gradi di temperatura.
Dotato di caratteristiche originali, il cotto fatto a mano umbro è un tipo di rivestimento che in passato veniva usato molto in contesti rustici come le case di campagna, e che oggi è tornato di moda e riveste migliaia di dimore dando loro quel tocco di eleganza in più.
Questo tipo di cotto infatti concilia la tradizione con la modernità, donando una personalità ad ogni tipo di ambiente, interno o esterno. I rivestimenti si caratterizzano inoltre per il loro effetto naturale: il colore delle piastrelle varia in base alla temperatura durante il processo di cottura. La sua versatilità lo rende adatto ad ogni stile, classico o contemporaneo, e con la sua praticità e proprietà antiscivolo, si presta ad essere preferito rispetto ad altri materiali.
Ma ahimè, lo sporco si annida anche lì e i processi di trattamento di tale materiale richiedono attenzione e cura, oltre a un’alta professionalità e conoscenza di esso. Vediamo quindi come i bravissimi artigiani della ditta AM hanno svolto il lavoro di pulizia e trattamento del pavimento in cotto fatto a mano umbro del ristorante delle Terme di Vulci.
Pulizia e trattamento del pavimento in cotto fatto a mano
Durante il processo di pulizia del pavimento in cotto fatto a mano umbro, gli artigiani hanno proceduto alla rimozione dei residui di cemento dovuti allo sporco di cantiere con l’aiuto di un raschietto a secco, e hanno applicato il detergente disincrostante acido forte per cotto e terracotta VIACEM puro con spazzola tinex, che grazie alla sua durezza, riesce a rimuovere il cemento dai micro pori del materiale. Successivamente hanno risciacquato la superficie con monospazzola e disco in nylon, per rimuovere in profondità la polvere. Una volta pulita e asciutta la superficie, sono passati al trattamento anti umidità di risalita e antimacchia con effetto tonalizzato semilucido.
Detergente disincrostante e decalcarizzante forte per la rimozione di boiacche cementizie, efflorescenze ed incrostazioni calcaree su cotto, terracotta, klinker e tutti i materiali resistenti agli acidi forti.
Come primo step, hanno applicato TIM, protettivo anti-umidità e antimacchia per materiali lapidei assorbenti, con
un comune spruzzino da giardiniere, distribuendolo con vello spandicera. Grazie all’azione idro-oleo repellente, questo prodotto preserva il materiale, protegge da macchie ed efflorescenze ed evita che il trattamento risenta dell’umidità di risalita.
Successivamente hanno passato una mano di PALLADIUM, protettivo antimacchia per il trattamento effetto tonalizzante, specifico per superfici in cotto, pietre, graniglie a medio-alto assorbimento, con monospazzola e disco in tampico. L’applicazione è stata data a saturazione del materiale: applicando infatti piccole quantità di prodotto sulla superficie, la monospazzola riesce a far penetrare maggiormente il prodotto nel materiale, grazie alla sua azione meccanica. Questo passaggio ha dunque esaltato il colore del cotto.
Dopo, i professionisti della ditta AM Servizi hanno deciso di utilizzare il prodotto ROYAL WAX, una cera protettiva in
pasta per la finitura cerosa dei pavimenti e rivestimenti in cotto fatto a mano collocati in interno. Nonostante
la superficie fosse ruvida e difficile da pulire, questa cera ha saturato la porosità del cotto, rendendo più semplice la sua pulizia e manutenzione.
Infine, a chiusura del trattamento, gli artigiani hanno applicato una mano del prodotto IDROFIN LUCIDO, finitore lucido anti-sporco anti-usura per materiali lapidei, per proteggere il trattamento di fondo e facilitare ulteriormente la pulizia ordinaria.
Questo tipo di trattamento è l’ideale per mantenere pulito un pavimento di un ristorante o di una civile abitazione, poiché esalta le caratteristiche del cotto lasciandogli un aspetto naturale e mantenendo alte le sue prestazioni antimacchia e antiusura.
Inoltre, è di facile manutenzione nel tempo.
E il pavimento tornerà come nuovo!
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DITTA ESECUTRICE DEI LAVORI: AM Servizi