Pulizia del marmo esterno: come liberarlo dallo sporco?
25 Ottobre 2022
Roccia la cui composizione è, in prevalenza, di carbonato di calcio, il marmo è il frutto di un processo metamorfico da rocce come il calcare o la dolomia e il suo colore è determinato dalle impurità che ci si depositano sopra, quali l’argilla, il limo, i noduli di selce, gli ossidi di ferro e la sabbia.
Di marmi ne esistono diverse tipologie, da quello bianco di Asiago fino a quello rosso di Vitulano, ma quello più noto è certamente quello bianco di Carrara, prediletto persino da Michelangelo Buonarroti nella creazione delle sue opere.
Il marmo esterno è tanto bello quanto esposto agli agenti esterni e per mantenerlo pulito va utilizzato un prodotto specifico, in grado di rimuovere presenze di alghe, licheni e muffe. Prima però di vedere quale strumento utilizzare per questa occasione, vediamo quali sono i motivi principali per cui il marmo esterno si macchia.
Perché il marmo si macchia?
Nella storia millenaria del marmo, questo materiale è stato utilizzato in moltissime occasioni ed è anche impiegato nella realizzazione di tombe.
Forte e delicata al tempo stesso, la pietra in marmo esterno assorbe però l’umidità e le conseguenze delle intemperie, annerendosi o ingiallendo.
Per recuperare la sua lucentezza e la sua bellezza bisogna quindi utilizzare un prodotto specifico, in grado di intervenire in maniera efficace su questo tipo di materiale.

Rimuovere lo sporco dal marmo esterno
Un prodotto specifico proprio per questo tipo di superfici è certamente ALGANET, uno smacchiatore per materiali lapidei in grado di rimuovere alghe, licheni e muffe.
Il suo metodo di utilizzo è semplice e prevede, nel caso la superficie in marmo esterno sia fortemente incrostata di patina, un lavaggio preliminare a base di acqua e TAMPONE MARRONE, con lo scopo di rimuovere la maggior parte della patina presente in superficie.
Una volta effettuata questa operazione, se necessario, si deve quindi procedere con lo scioglimento, in un secchio in plastica, di 800 grammi di ALGANET in dieci litri di acqua, per poi miscelare il tutto per alcuni minuti.
Una volta conclusa questa operazione è necessario utilizzare questa soluzione entro le tre/quattro ore successive, applicandola sulla superficie attraverso l’utilizzo di un panno morbido, di un pennello, di una scopa o di una spugna.
Bagnata in maniera abbondante la superficie, aiutandosi con una spazzola dura o con un tampone marrone, si deve quindi lasciar agire questo mix tra ALGANET e acqua per un tempo variabile tra le dodici e le ventiquattro ore, prima di effettuare un risciacquo con ECOMARBEC, la cui funzione è quella di sgrassare e rimuovere i residui di sporco lasciati da ALGANET.
In caso, infine, ci si trovi davanti ancora una volta ad una superficie particolarmente sporca, il consiglio è quello di effettuare il risciacquo avvalendosi dell’utilizzo di dischi, spazzole o tamponi marroni, effettuando un secondo lavaggio se necessario, per poi sciacquare in ogni caso con acqua abbondante o con un un’idropulitrice.
Grazie ad ALGANET, insomma, è possibile rimuovere gli annerimenti che vengono provocati sui materiali lapidei dai microrganismi fino ai residui di foglie e fiori, ma anche da escrementi animali.
Un prodotto, in conclusione, dall’azione profonda ed efficace, anche in caso di basse temperature ed ecologico, in quanto non risulta pericoloso per la vegetazione una volta asciutto.
Grazie ai prodotti specifici di qualità e seguendo i passaggi corretti è quindi possibile, come abbiamo visto, mantenere pulito un materiale forte ma delicato come il marmo esterno, facendogli dunque ritrovare il suo splendore originario!

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