Lavoro più bello del mese: pulizia piscina in pietra basaltica
2 Marzo 2022
Con l’arrivo della primavera è anche tempo di rimettere a lucido le piscine. Questo mese con Marbec vi mostriamo un intervento di pulizia di una piscina in pietra basaltica.
È primavera e con le temperature che iniziano ad essere sempre più miti è anche il momento per la pulizia delle piscine.
In questo caso si tratta di una piscina esterna che con il trascorrere del tempo si era sbiancata a causa del cloro e si trovava contaminata da incrostazioni calcaree.
Per realizzare questo intervento i prodotti utilizzati sono stati DELICACID, OIL WET e DILUOIL, ma prima di entrare nel dettaglio dei passaggi di questa pulizia straordinaria vediamo insieme cos’è nello specifico la pietra basaltica di cui è composta questa piscina.
Cos’è il basalto e dove trovarlo
Il basalto è una una roccia effusiva di origine vulcanica (dal colore nero o comunque scuro) ed è composto principalmente da due tipologie di minerali, i pirrosseni e il plagioclasio calcico.
Dall’aspetto porfirico, microcristallino o vetroso, il basalto si crea attraverso la solidificazione del magma nel momento in cui viene a contatto con acqua o aria e costituisce la parte superiore della crosta oceanica.
L’origine attuale del nome risale al 1556 quando lo scienziato e mineralogista tedesco Georg Agricola definì tale questa pietra all’interno dell’opera “De re metallica”, mentre la classificazione distingue il basalto in tre tipologie: basalto tholeiitico, ovvero quello delle dorsali oceaniche, olivinbasalto, caratterizzato dalla presenza di olivina e la basenite, un basalto nefelin-normativo.
Forma, struttura e tessitura, infine, ci dicono delle sue origini, “indicandoci” se è arrivato a noi in seguito a eruzioni subaeree, sottomarine o se si tratta di basalto colonnare. Le origini geografiche spaziano invece dall’India, dove si trova nella provincia ignea dei Trappi del Deccan, al Brasile, dove il basalto è presente nei Trappi Panara-Etendeka, fino agli Stati Uniti (presso l’Altopiano del Columbia) e all’Irlanda (l’affioramento roccioso noto come The Giant’s Causeway), oltre che all’Islanda, al Sudafrica e alle Hawaii, mentre nel nostro Paese è presente ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello, comune della città metropolitana di Catania.
I suoi utilizzi sono poi molteplici e spaziano dall’arredo urbano fino alle statue, passando per il pietrisco per massicciate ferroviarie, per i cigli stradali, gradini, sottogradini, lastre di vetro, fibre, rivestimenti e per asfalti stradali drenanti.
Vediamo ora però come è stata realizzata la pulizia della piscina in pietra basaltica e quali prodotti sono stati utilizzati.
Pulizia piscina in pietra basaltica

Come detto in questa piscina si era formata un’incrostazione calcarea pesante e prima di tutto si è intervenuti con il detergente disincrostante acido DELICACID, diluendolo tra i 250 e i 300 cc di prodotto in un litro d’acqua.


Una volta steso DELICACID è stato fatto agire per alcuni minuti sulla superficie, successivamente strofinata con un TAMPONE MARRONE, per un lavaggio disincrostante. A questo punto, dopo un risciacquo, si è proceduto con la rimozione dell’ incrostazione e per ridare un tono alla pietra che si era sbiadita a causa del cloro e degli agenti atmosferici è stato effettuato un trattamento effetto bagnato con OIL WET.

Per l’applicazione di OIL WET si è atteso che le superfici della piscina fossero perfettamente asciutte e pulite dallo sporco o da vari residui e, una volta diluita una parte di prodotto in quattro parti del diluente DILUOIL, si è proceduto alla distribuzione in maniera omogenea di OIL WET fino al completo assorbimento.

Dopo aver ripetuto l’operazione, a distanza di mezz’ora, abbiamo il risultato finale: il trattamento ha ridato tono e uniformità alla pietra, garantendo inoltre ottime capacità protettive, stabilità alla luce e un effetto che durerà negli anni!
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